I Briganti Rugby ASD Onlus “Librino” nasce nel 2006 con l’obiettivo di coinvolgere attraverso lo sport i bambini ed i ragazzi del quartiere Librino, uno dei più problematici di Catania, ed offrire loro alternative alle esperienze di “strada”.
Il progetto dei briganti è legato a doppio filo al recupero della area polisportiva del complesso denominato “San Teodoro”.

Sabato 28 si terrà una cena con piatti tipici siciliani presso l’arci la Loco di Osnago ed il ricavato sarà devoluto con una donazione al progetto tramite la piattaforma Produzioni dal basso.
Il crowdfunding “I briganti si meritano un prato” mira a raccogliere 100.000 euro da destinare al rifacimento del campo da gioco.
 

Prenotazione Obbligatoria a:
saporecritico@arcilaloco.org 039.9520089 / 328.6449497
Iniziativa aperta al pubblico, quota 15 €

 
Due parole Sul quartiere:
La Rugby I Briganti ASD Onlus “Librino” nasce nel 2006 con l’obiettivo di coinvolgere attraverso lo sport i bambini ed i ragazzi del quartiere Librino, uno dei più problematici di Catania, ed offrire loro alternative alle esperienze di “strada”.
Nel corso di questi anni l’attività de “I Briganti” è cresciuta senza sosta ed oggi si contano ben 300 atleti a partire dalla under 10 fino ai giocatori della squadra seniores che milita nel campionato di C1 nazionale.
Il progetto dei briganti è legato a doppio filo al recupero della area polisportiva del complesso denominato comunemente “San Teodoro”
Il polisportivo (due palestre, spogliatoi, uffici, campo da rugby e campetto da allenamento) nasce su una collinetta del quartiere di Librino ad inizio anni ’90 per accogliere alcune discipline sportive delle Universiadi del 1997. In realtà però il complesso non fu mai completato e le Universiadi si svolsero altrove.

Lasciato nel competo abbandono per 15 anni, un comitato di quartiere ed il club dei briganti promossero una serie di iniziative affinché si arrivasse al completamento ad all’apertura dell’impianto ai ragazzi del quartiere. Furono anche raccolte oltre 7000 firme per stimolare un qualsiasi intervento istituzionale, che però non arrivò.

Nell’aprile del 2012 i cittadini aprirono di loro iniziativa la struttura. I briganti ne presero una gestione informale e dopo un confronto con il comune di Catania, proprietario della struttura, durato quasi tre anni hanno avuto finalmente assegnata, attraverso un avviso pubblico, la gestione del campo da gioco e delle aree aperte del complesso. In questi anni inoltre ha preso vita tutto attorno al campo di gioco un enorme orto sociale di quartiere, organizzato sempre dai briganti, che adesso coinvolge una 70na di famiglie, ognuna responsabile di una porzione di orto di circa 50 mq.
Anche in questo modo, il polo sportivo ha assunto un ruolo centrale nella vita socio culturale del territorio.

Il campo da gioco è una distesa di argilla, e benché sia stato da subito utilizzato per allenamenti e partite ufficiali, necessita di fondamentali interventi per la sua fruizione in continuità. Il terreno argilloso infatti rende il campo inagibile per lunghi periodi in inverno poiché non smaltisce l’acqua piovana, mentre diventa eccessivamente compatto nel periodo estivo. Il vascone in pratica deve essere riempito con gli strati drenanti e di terra vegetale e dotato di recinzione ed impianto irriguo

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