Concentramento su di un campo fangoso che promette fatica e battaglia di trincea.
Ogni squadra deve giocare sei partite di 10 minuti l’una, in pratica si tratta di fare apnea nel fango.
Partono forte tutte e due le nostre formazioni e a furia ruck, maul e percussioni domano gli avversari e anche la palla (che oggi sembra imprendibile come il maialino delle sagre).
Con il passare del tempo i ragazzi prendono confidenza con l’ovale e si vedono anche delle belle giocate alla mano e lo scontro fratricida serve per decidere le gerarchie del concentramento. Alla fine il risultato è di un primo e terzo posto per i colori del Velate.
P.s. Per gli amanti delle statistiche oggi Max ha gridato molto di più di Paolone.
Di seguito le fotografie di Pasquale Acito
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