Un amico rugbista (se fa per dì) romano in Brianza svela i segreti più reconditi degli Old
Cara Ostia Oldrugby, vi racconto quelli della mia squadra di Rugby brianzola, dove mi vado ad allenare per carpire i segreti del Rugby che così poi divento forte e voi vi litigate il mio cartellino a suon di salumi e prodotti tipici.
Dunque, loro si chiamano “Gli Sbagliati.”
Che siccome sono di Velate non è che si potevano chiamare “I Velati” come i collant, che poi la gente si pensavano male.
Nella squadra ci sono almeno due terroni conclamati, che però siccome che il Rugby è condivisione, allora fanno finta di niente e siccome che sono moderni mi fanno allenare pure a me che sono romano.
Che essere romano poi non è essere terroni, no.
E’ un’aggravante.
Però a me mi trattano molto bene e mi parlano pure in brianzolo, perchè ho superato l’inganno della catrega, e ho detto: “Ciò tiriam giù la cler!” e allora mi, che go fat el curs de lumbard, par negher e terùn a milan! ci parlo in milanes.
Qui sono molto considerato e loro sono molto affascinati dalla cultura e dalle tradizioni della civiltà romana.
Infatti durante i terzi tempi si fanno sempre spiegare le differenze tra “Sti cazzi!”ed ” E sti cazzi…!!!”.
Essi si allenano su un bel manto erboso, mica come i campacci nostri del sud fatti di ghiaia e pozzolana!
Qui ci sono erba, margherite e insetti.
Che a me mi parono maggiolini e libellule, ma qualcuno dice che sono pappataci e zecche, ma è terrone come me e secondo me ci ingannano per farci giocare con il collare.
Qui stanno costruendo una bellissima club-house e siccome è tutta in costruzione e da finire mi ricorda tanto il nostro idroscalo con le sue baracche abusive e mi sembra di giocare a casa.
I miei compagni di squadra sono assai simpatici e divertenti e pure i piloni sembrano più intelligenti, che addirittura li usano per fare le righe del campo con i conetti!
E allora ho capito che qui al nord il livello del rugby è più alto che da noi.
Però ci hanno un pilone veneto ineffetti.
I tre quarti invece bevono e provano le giocate, che tanto ho capito che tutte le squadre old provano, dandogli pure tutte gli stessi nomi a sfondo sessuale, che tanto poi non vengono (le giocate dico) e allora si da la palla ai piloni e si urla “Nera!!!” però siccome “Nera!!!” vale pure per gli altri piloni allora si scontrano cadono e si da la mischia ordinata rimanendo li.
Il Mediano invece è una Donna, che per brevità definisco “La pazza”. Ella, soave ed incredibilmente femminile, non si accontenta di giocare in una compagine femminile, ma si libbra leggera nell’aire, appestata da quelli di cui sopra, che incredibilmente la sfiorano senza neanche spostarla, che alla fine dietro quella maglietta sporca e puzzolente ci sono pur sempe dei gentiluomini, che cazzo!
Le seconde linee invece, rappresentano l’eccellenza e la punta di diamante della squadra, con la nobiltà d’animo e di figura che li contraddistingue, non disgiunte da innata eleganza e proverbiale modestia.
Che mo non è per difendere la categoria, ecco.
Qui i terzi tempi si organizzano a bordo campo dentro una caratteristica costruzione in legno, con ampie vetrate affacciate sul campo ed un atmosfera rustica ed al tempo stesso elegante, che quando d’inverno il campo ghiaccia mi pare di stare alla baita di Cortina.
Ci hanno pure uno chef* che prepara primi e secondi piatti al momento, con un’ampia selezione di affettati, formaggi freschi e stagionati e se non guardi le scadenze pure il dolce.
Che in fondo natale era l’altro ieri e pasqua mi pare ieri.
E la colomba la metti su tutto, come il blazer blu.
Poi c’è sempre il paraflù, che a seconda delle volte lo chiamano limoncello, amaro, o acquavite.
Ma invece è paraflù io lo so.
Il Nocino invece è buono.
Ecco, questi sono i miei Amici brianzoli.
Che vi voglio far conoscere perchè dice che si vogliono mangiare gli spaghetti con le vongole, che me li volevano fa magnà a Usmate-Velate però a tutto c’è un limite.
Grazie di tutto, Sbagliati.
*scherzavo